martedì 22 marzo 2011

Merida


Riesco a dormire, il posto sul bus è veramente comodo ma c’è un problema; l’aria condizionata è al massimo e si battono i denti dal freddo. Per fortuna sono partito dall’italia in inverno e sono sufficientemente vestito, mi avvolgo in tutto quello che ho e riprendo sonno dopo avere tentato di sbirciare all’esterno troppo buio per avere una  idea di dove posso essere ora.

Alle sette mi risveglio (cavoli che freddo!) si comincia a vedere qualcosa all’esterno,  le montagne sono vicine e quindi alla mia meta non dovrebbe mancare molto. Ovunque una natura rigogliosa, un verde intenso, un susseguirsi di campi,  zone a pascolo e altre incolte ma sempre lussureggianti, un vero piacere per gli occhi.
Poco dopo le nove eccomi arrivare a Merida la mia meta. Scendo, recupero la mia valigia e ho conferma che anche lì il mio telefono è inservibile. Dovrei chiamare Elsie che mi ospiterà ma, anche per dare meno disturbo possibile, prendo un taxi e raggiungo casa sua.
Accompagnato dal portiere del palazzo arrivo alla porta dell’appartamento, suono e mi apre la mamma che stupita mi informa che la figlia era venuta a prendermi alla stazione.
Ma come? Elsie non sapeva che autobus sarei riuscito a prendere . . .  la rintracciamo e in 5 minuti ecco che la reincontro dopo diversi anni.
Come mai era andata alla stazione? come faceva ad essere sicura che sarei arrivato, che ero riuscito a prendere un bus la sera? Beh la storia è un po’ surreale.
La sera prima aveva chiamato la compagnia di bus per sapere se mi avevano visto e se avevo preso un loro autobus;  alla compagnia sono scattate le ricerche e avevano rintracciato la signora che mi aveva venduto il biglietto la quale,  aveva dato alla mia amica la mia descrizione a conferma che mi aveva riconosciuto e l’aveva informata che  ero partito da Caracas alle 19. Probabilmente un telefilm molto popolare qui, dal titolo “cercando l’italiano” aveva scatenato la curiosità e la collaborazione dei lavoratori della compagnia degli autobus che si sono attivati e prodigati alla ricerca dell’italiano Roberto, tracciando i miei spostamenti e informando la mia amica che a centinaia di km. di distanza era al corrente della mia posizione.
Eccomi finalmente giunto alla mia prima meta, Merida 1600 mt.sul livello del mare, e in compagnia dei miei amici.
Elsie l’ho conosciuta alla fine del 2003 inizio 2004 è una insegnante nella locale università dove  insegna lingua e cultura italiana e in quell’ormai lontano periodo cercava collaboratori per un suo progetto a favore dei suoi studenti. Voleva creare un gruppo su internet per dare la possibilità agli studenti di confrontarsi e praticare la lingua italiana con il supporto di persone madrelingua. Non so come avessi trovato il suo indirizzo e-mail ma, mi trovai improvvisamente inserito nel progetto.
Passammo alcuni anni collaborando e sperimentando ma soprattutto per me ottenendo la possibilità di conoscere nuove persone e scoprire nuovi amici.
Molti di quegli studenti sono passati nel giro di pochi anni anche a casa mia e ne ho un bel ricordo ( spero di potere incontrare anche loro nei prossimi giorni) Elsie l’ho incontrata dal vivo alcuni anni fa mentre viaggiava con la madre in Italia.
Bene, sono stanco morto  ma contento,  posso finalmente riposare in un letto con la speranza di potere dormire superando il jet lag e vivere al massimo questo periodo. La giornata è stata lunga sono stanchissimo e me ne vado a dormire. Domani è un altro giorno 

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